Negli anni passati ho
anche lanciato delle mode….quello della zingara, la bombetta, ma mio malgrado,
perché queste sono cose che io indosso e che, magari, se poi piacciono, vengono
imitati, non mi sono domandata il perché.. Sarebbe interessante che quelli del
mio fans club parlassero del mio look, e non solo della mia musica….trovo che
sia bellissimo.
Io, lavorando con
Giorgio Armani per il Festival di Sanremo ( ’92 n.d.r.), ho avuto un’esperienza
pazzesca, perché mi sono resa conto di una cosa che non avevo capito in
quarant’anni dedicati alla musica, pensavo che essa si limitasse a vibrazione e
suono ed emozione, invece no, va oltre. Ci sono altre maniere di
interpretarle….c’è l’immagine, il potere tramutare anche questi piccoli giochi
ironici, molto femminili, tra l’uomo e la donna, attraverso chiaramente la
grande arte di uno come può essere Giorgio Armani e trasformarli in tanti particolari
splendidi. Per esempio, quelle cravattine che avevo al collo, gli orecchini,
sono dei giochi che sono sempre la continuazione della musica.
L’immagine è bellissima, è importantissima, io sono
disposta a sperimentare, fino a un certo punto, la prima cosa, infatti, che ho
detto ad Armani, due tre mesi fa, quando sono andata a proporgli di curare questo
aspetto, lasciandole naturalmente la cassetta con il provino de Gli uomini non
cambiano, il testo, accenni sull’album Lacrime, gli ho detto: io voglio
solo te, voglio soltanto i tuoi abiti, però ricordati che ho delle esigenze
precise, cioè io devo cantare e per me vuol dire il massimo della
concentrazione e assolutamente non posso distrarmi per nessuna cosa.
Io sono
una musicista, prima di essere una cantante, per cui ho bisogno, se sono in
teatro, devo fare attenzione ai cavi, alle chitarre, alla batteria, agli
strumenti, e quindi ho bisogno di un abbigliamento che, sempre conservando
questa femminilità, ed è importante, visto che sono una femminuccia (ride),
alla fine ritengo sia utile non ricordarmi di avere qualcosa addosso. Se c’è la
penza che mi tira o un tacco che mi da fastidio, cose che possono sembrare dei
particolari stupidi, ma, in un concerto che dura più di due ore, a lungo andare
possono diventare dei grossi problemi. Devi pertanto vestirmi come se io non
avessi addosso nulla.
Questa è l’unica
esigenza che ho avuto e Armani, che è un grande artista, mi ha risolto questo
problema, perché gli abiti che mi ha preparato era come se non ce li avessi
addosso, di una comodità incredibile, come avere una tuta.
Mi piacciono tutti gli
abiti di Giorgio Armani. Amo la sua eleganza, il fascino sottile delle linee,
la ricerca nei tessuti e nei colori, la creatività negli abiti da sera. Con i
suoi vestiti, mi sento a mio agio, perfettamente a posto in qualsiasi momento
della giornata, e molto femminile alla sera..
Elaborazione del testo: Pippo Augliera
Post correlati:
Mia Martini racconta il suo legame con Bagnara basato sui ricordi e sull’amore
http://questimieipensieri.blogspot.it/2014/09/mia-martini-racconta-il-suo-legame-con.html
Mia Martini racconta il suo legame con Bagnara basato sui ricordi e sull’amore
http://questimieipensieri.blogspot.it/2014/09/mia-martini-racconta-il-suo-legame-con.html
Le confessioni di Mia Martini: Padre davvero, la Spiritualità e altro….
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/01/le-confessioni-di-mia-martini-padre.html
Le confessioni pubbliche di Mia Martini
http://questimieipensieri.blogspot.it/2011/06/le-confessioni-pubbliche-di-mia-martini.html
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/01/le-confessioni-di-mia-martini-padre.html
Le confessioni pubbliche di Mia Martini
http://questimieipensieri.blogspot.it/2011/06/le-confessioni-pubbliche-di-mia-martini.html
Nessun commento:
Posta un commento