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domenica 23 maggio 2010

Io e Mia Martini. Intervista ad Enzo Jannacci







L'incontro avviene al bar dello Sporting club di Bisceglie mentre beve un caffè freddo. Piove, ma alla sala interna il cantautore preferisce una terrazza coperta da una tettoia che ripara poco dalla pioggia. E si sottopone volentieri a questa chiacchierata su Mia Martini.

CM. Quando ha avuto modo di conoscere Mia Martini?
EJ. Ho conosciuto Mia quando faceva parte della casa discografica DDD e fu molto commovente la sua decisione di accettare nei primi anni '80, in un periodo per lei molto delicato, di partecipare tra i nuovi talenti alla trasmissione televisiva Poker d'assi. Lei aveva un carattere un po' difficile però le avevano fatto uno scherzo...la storia della scalogna che non so da dove sia partita.

CM. Vi siete incrociati nuovamente nel 1989 al Festival di Sanremo
EJ. Quando l'ho rivista, mi ha dato l'impressione che avesse dei problemi, ho cercato di starle vicino, perchè mi sembrava un po' distaccata dagli altri,mi sono offerto di stare a sentirla e di aiutarla. Ho notato che più insstevo nel comportarmi così, più lei si arrabbiava ed aveva ragione. Le ho chiesto pure scusa, ma lei rimaneva sulle sue. Successivamente, quando abbiamo partecipato al tour Sanremo in the world è stato molto bello. Mi ricordo che una sera Gigliola Cinquetti, Paola Turci e Dori Ghezzi hanno voluto cantare una mia canzone Vincenzina e la fabbrica e tutte e tre l'hanno interpretata in maniera sofisticata. Si è avvicinata timidamente anche Mimì e mi ha sussurato: 'posso provare anche io?' Lei, come ha fatto Ute Lemper con il mio brano La fotografia, al posto di mettersi a gridare ha dato un pianissimo che ha fatto venire i brividi, ha osato di più perchè ha colto in pieno lo spirito con cui l'ho scritta.


CM. Mimì è stata ospite nel 1989 al suo concerto per i trent'anni della sua carriera..
EJ. Aveva vinto il Premio della Critica, battendomi per un punto, ma il suo brano Almeno tu nell'universo era più bello di quello mio Se me lo dicevi prima. In occasione del mio spettacolo ha scelto di interpretare un brano del sottoscritto Io e te, accompagnata da una orchestra e sentirla cantare ancora una volta in maniera intensa è stata una emozione veramente grande...

CM. Eravate solo colleghi o anche amici?
EJ. E' la prima volta che parlo di questa mia amicizia con Mia e lo faccio perchè ci tengo. Anche io ho avuto dei problemi pesanti, per me lei non è neanche morta perchè una persona dello spettacolo che ha dato un'impronta così vivace...non muore. Ho amato le sue caratteristiche grintose...lei che aveva dovuto risalire la china in modo così spericolato, i dispiaceri la dicono lunga alla fine, però era una persona che era tornata al successo. Penso anche a Luigi Tenco, di cui sono stato amico, io lo vedo ancora, anche se è morto da tanti anni, se io fossi stato lì in quella serata terribile, forse non si sarebbe ucciso. Secondo me, le persone molto sensibili subiscono influssi molto negativi, se ancora non sono arrivati ad una certa età, grazie alla quale puoi prendere e filtrare le situazioni con una certa filosofia.
CM. Mia Martini ha parlato più volte della sua intenzione di incidere brani inediti composti da lei.
EJ. Non so bene se me l'avesse chiesto lei o no...ma avevo scritto insieme a mio figlio, che è molto dotato perchè ha una visione romantica e senso della ritmica, un brano di cui non ricordo il titolo e che volevo sottoporre a Mimì. Avevo saputo che sarebbe ritornata a Sanremo e desideravo che fosse interpretato da lei perchè, dopo averla sentita in Vincenzina e la fabbrica, mi sembrava adatto per il suo modo di cantare. Ho cercato più volte di rintracciarla, ma non sono riuscito a trovarla a Calvi, in questo paese dell'Umbria dove era andata a vivere. Per cui, non si è fatto più nulla.
CM. Ci vuole regalare una immagine/dedica su Mia Martini?
EJ. Mi fa venire in mente l'immagine dei moscerini, che hanno un sistema nervoso periferico centrale, un apparato di produzione, gli stessi valori di ph del corpo umano normale, solo squilibrati di qualche decimo di millesimo. E volano...e la gente, senza saperlo, va, fa del male e spesso ammazza i moscerini....
Testo raccolto da Maria Pia Troccoli - elaborazione di Pippo Augliera per Chez Mimì.Intervista inserita nel libro La voce dentro



Il video di "Io e te"
http://www.youtube.com/watch?v=7pLZjd_SpU8

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