Voglio parlarvi della
morte di una donna davvero unica e straordinaria: Mia Martini. L’ho conosciuta
molto tempo fa, Mimì, e ho avuto con lei, pur non frequentandola, una precisa e
perfetta intesa. Sempre. Quanto ha sofferto, lo sa solo Iddio. E’ stata per
anni isolata dal mondo delle note dorate solo perché qualche idiota, di natura
cialtrona, l’ha fatta passare per una che portava iella. Per questo è rimasta
‘segregata’ per anni, nella campagna umbra. Ma ricorderò sempre, in tempi già
‘sospetti’ per l’imbecillità di troppi, una splendida serata, carica di stelle
dai mille bagliori, di corse in autostrada sotto la luna, di quella sua voce
magica e inconfondibile e di un suo forte e commosso abbraccio. Ricorderò
sempre i suoi occhi scintillanti di lacrime trattenute quando le dissi,
tenendole le mani: ‘ Hai vinto la stupidità umana, Mimì’. E ricordo, bene, che
quella fu una delle serate più belle della mia vita. Per tanti eventi fortunati
che caratterizzarono le ore di una notte stregata dallo splendido mistero degli
enigmi del cielo in cui le tenebre non riuscivano a dominare i bagliori. Ore,
Mimì s’è andata. Come e perché, in fondo, poco conta. Era intelligente, sapeva
dire cose che pochi sanno dire e cantare come pochi sanno cantare. Era
generosa. Zingara. Altruista. Appassionata, e profondamente pulita e onesta. Ed
era anche, a modo suo, bella. Sì: bella! Alla faccia di tutti gli ‘esperti’
che, quando si trattava di coinvolgerla nel settore, spesso insulso, in cui io
lavoro, storcevano il naso in modo evidente. Ora, forse, qualche piccolo
rimorso aleggia nei loro pensieri e nel loro discutibile e corto metro di
valutazione. E i tromboni del mondo dello spettacolo, quelli che si toccavano i
loro inutili attributi, quando la si nominava, che diranno? Sarò io a dirvi
qualcosa: toccatevi ancora una volta. Perché la vera iella è la vostra banale
esistenza. E abbiate, se avete un cuore e un pizzico di sensibilità, il
coraggio di abbassare il capo. E vergognarvi. Io, che niente sono e niente
posso, ricorderò Mimì per quello che era: un grande, immenso temporale, in un
mondo arso dalla siccità.
P-S- Prima di
consegnare questo articolo ho fatto in tempo ad assistere al day after e alla
solita scandalosa sceneggiata del solito scandaloso dolore di circostanza e
alla vergognosa retorica di molti. Fra i tanti addolorati anche certi
giornalisti, certi parenti, certi discografici e certi cantanti. Gli stessi
che, quando la incontravano, alzavano, dal pugno chiuso, l’indice e il mignolo.
Perdonali, Mimì. Buon viaggio.
P.S. dell’ultima ora. E che dire di chi, al
funerale, è andato per vedere ‘l’ultimo spettacolo’ anziché seguire le pulsioni
del dolore? E di chi ha chiesto gli autografi ai noti e meno noti? E di quei
noti e meno noti che li hanno firmati? E di chi ha lasciato squillare i
telefonini portatili durante la cerimonia funebre? E di chi, senza conoscerla e
con la solita superficialità che si usa in queste circostanze, l’ha descritta
come ‘una donna distrutta dalla solitudine’? Non ho dubbi: certe vite sono
peggiori di qualsiasi morte.
Mia Martini. Grande "piccola donna", regina e cenerentola
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/04/mia-martini-principessa-e-cenerentola.html
Incanta la voce di Mia Martini. A Taormina la cantante calabrese che meriterebbe ben altra carriera
http://questimieipensieri.blogspot.it/2011/02/incontro-con-mia-martini-la-voce-che.html
Canta Mia Martini: voce, cuore e passione.
Diego Dalla
Palma Anna 1995
http://questimieipensieri.blogspot.it/2013/04/mia-martini-principessa-e-cenerentola.html
Canta Mia Martini: voce, cuore e passione.
http://questimieipensieri.blogspot.it/2009/03/canta-mia-voce-cuore-e-passione.html
Allo Smeraldo l'atteso concerto di Mia Martini a favore dell'Anfass
http://questimieipensieri.blogspot.it/2009/03/allo-smeraldo-l-atteso-concerto-
Allo Smeraldo l'atteso concerto di Mia Martini a favore dell'Anfass
http://questimieipensieri.blogspot.it/2009/03/allo-smeraldo-l-atteso-concerto-
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