I trent’anni li ha compiuti lo scorso 20 settembre. Ma non
li dimostra e in certi momenti sembra ancora la Mimì Bertè che due lustri fa si
avventurava, un po’ spaesata, nel mondo della musica leggera. Poi, diventata
Mia Martini, ha affinato lo stile, ha agguantato il successo, ha smesso di
abbigliarsi come una hippy scappata precipitosamente da casa. Ma è rimasta,
intimamente, la ragazza semplice, schietta e un po’ disarmata di un tempo.
Mimì è diventata Mia Martini sei anni fa, e da allora ne ha
fatta di strada! I critici dicono che è l’unica, in Italia con Mina, a saper
‘veramente ‘ cantare, ad avere una caratura internazionale.
Deve essere proprio così, se ora la troviamo reduce dal
Giappone, dove ha vinto il primo premio come interprete in un Festival al quale
partecipavano cantanti e complessi di tutto il mondo.
Ma non basta. Dal 10 gennaio, per un mese, sarà all’Olympia,
il ‘tempio’ della musica leggera europea, il celeberrimo teatro parigino, per
una serie di spettacoli che la vedranno a fianco di Charles Aznavour.
All’Olympia i cantanti italiani non hanno mai avuto troppa
fortuna, basterà citare il caso di Ornella Vanoni, che venne sonoramente
fischiata. La Martini, però, sembra destinata a far centro, a superare
l’”esame” su un palcoscenico che è stato calcato dalle più celebri “vedettes”:
da Josephine Baker a Liza Minnelli, da Marlene Dietrich a Barbra Streisand.
Non andrà, infatti, allo sbaraglio, ma verrà tenuta a
battesimo da Charles Aznavour che, a Parigi, è sempre considerato il “Numero
uno” della canzone.
Il mitico sciovinismo francese verrà messo a dura prova: il
pubblico sarà costretto a giudicare
l’”Italiana” per quello che vale, senza pruriti nazionalistici, visto e
considerato che il grande Aznavour l’ha voluta al suo fianco.
Mia e Aznavour si sono conosciuti qualche anno fa, quando
lei andò in Francia per lanciare Minuetto. Il “maestro” rimase colpito al punto che, quando si trattò
di fare una tournèe in Italia, decise di scegliere proprio la Martini come
partner.
Fu un successo, e così Aznavour l’ha voluta ancora “in
ditta” con lui, questa volta all’Olympia.
Se “dal vivo” Mia miete successi, in Italia e all’estero,
anche in camo discografico continua ad andare forte. Lo dimostra, ancora una
volta, il suo ultimo LP, Per amarti”.
Per restare in tema d’amore, va detto che a Mia le cose vanno meglio in microsolco
che nella realtà. La sua vita sentimentale, infatti, risulta sempre in passivo.
Una sequela ininterrotta di amori sbagliati o comunque
finiti male. Anche l’ultimo, in ordine di tempo,quello per Mauro Capponi, è
stato un fiasco.
Il fatto di essere famosa è un’arma a doppio taglio – dice
Mia. Sulle prime un uomo è lusingato dal fatto
d’essere legato ad una celebrità. Ma dopo un po’ si stanca di fare “il
principe consorte”, e pretende che “la diva” ridiventi semplicemente una donna,
magari una mogliettina, una mamma, e basta….
Quando Mia si trova ad operare una scelta del genere, di
optare per la carriera oppure per una esistenza normale, comune, lontana dalle
luci della ribalta, la conclusione è sempre la stessa: si tiene la sua
professione, e perde l’uomo…
In fondo, dagli uomini non ho mai avuto niente, conclude,
filosoficamente, ho solo dato, senza ricevere nulla in cambio. Mentre dal mio
lavoro ho avuto tutto, ho avuto emozioni e soddisfazioni alle quali non saprei
rinunciare. E allora….resto zitella e canto!
Lucia Russo Bliz 1978
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