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giovedì 4 novembre 2010

Mia Martini a Venezia sarà la diva dell’anno

L’ottava edizione della Mostra internazionale della musica leggera di Venezia ci ha regalato una nuova stella. Si chiama Mia Martini, dichiara 25 anni. Non è paragonabile ad alcuna voce già nota: non è la Vanoni, neanche un po’ Patty Pravo; non ha nulla da spartire con Mina o Milva. Canta caricandosi sillaba dopo sillaba, per sparare fuori la voce.
E’ venuta a Venezia dopo aver vinto il Festivalbar con Piccolo uomo; più di duecentomila dischi venduti, e di questi tempi è un’enormità. Ha interpretato Donna sola, un motivo di Bruno Lauzi che le ha reso ancor più giustizia del precedente successo. Le parole non sono un gran che, e neppure l’estemporaneo Dio, se fossi un albero riscatta il rimuginare della protagonista abbandonata. Ma vien fuori lo scatto del purosangue. Mia Martini prende quel “sola”, e lo ripete cinque, dieci volte. Mulinando le braccia, attingendo a chi sa quali energie nascoste, coprendo le pause con gemiti e mugolii gutturali, lo trasforma in cinque, dieci diverse solitudini. Il corpo esile e teso, già confuso nella camicetta zingara e la lunga gonna di velluto, non resta nella retina dello spettatore, che non si distrae neppure nel balenio degli anelli che sono forse dieci per mano. Invade tutto la voce. Ci sono due momenti capitali nella vita della nuova stella. Una la vede ancora Mimì (ovvero Domenica) Bertè, che è il suo vero nome, entrare ammanettata tra alcuni carabinieri nella stazione di Tempio Pausania. “Mi trasferivano al carcere di Cagliari – ricorda - . E passammo tra due ali di folla che non sapeva chi ero, eppure mi tirava sassi come se fossi un’assassina; e mi insultava ferocemente; e ancora sentivo le grida quando già ero nello scompartimento”. Era la fine dell’estate 1969. Ieri sera Mia Martini è passata di nuovo tra due ali di folla, con tre o quattro carabinieri che le facevano largo. Ma la gente sapeva chi era, sporgeva bimbi tenuti alzati fino a tardi per lei, e le chiedeva autografi; e un sorriso; e battevano le mani. “Tra Mimì Bertè e Mia Martini non c’è nessuna differenza – dice la cantante -. Io sono sempre la stessa, è solo venuto il momento della fortuna”. E’ un tipo dolce, si intuisce un po’ sprovveduto, almeno sentimentalmente, ma che darà del filo da torcere al pubblico spietato dei settimanali scandalistici. Quando passa un guaio; lo ammette. Ricorda l’arresto nel night-club “Petros”, il locale più alla moda della Costa Smeralda. “C’ero da turista, con un’amica che mi aveva invitato per Ferragosto. Non avevo lavoro, ero stanca e, prima di partire una sera, fumai una sigaretta di hashish. Come bere una bottiglia di liquore per dimenticare. Misi la cicca nella borsetta: grammi 0,35 di hashish che mi sono costati quattro mesi di carcere e una condanna”. Nella biografia di Mia Martini ci sono foto dove, sull’attenti in grembiulino nero da scuola, a sei anni, impugna un microfono e canta una ninna-nanna. Poi la vediamo quattordicenne cullare una coppa, sedicenne cantare in un dancing: patata coi capelli sciolti sulle spalle. Sequestrata da un discografico di buon fiuto, fu poi tenuta a "bagnomaria”, perché aveva una voce troppo strana per un pubblico che da Nilla Pizzi era passato a Gigliola Cinquetti. Qualcuno credette di risolvere il problema facendole cantare canzoni strane; assurdità tipo: Ho il magone, che non vuol dire un grosso mago. Forse la si potrebbe definire un hippie antemarcia. E’ un fatto che il suo primo successo Mia Martini l’ha ottenuto al Festival “d’avanguardia e nuove tendenze” di Viareggio con la canzone Padre davvero, che il padre della ragazza, separato dalla famiglia, prese come un affronto personale. Comunque Mia Martini non può essere giudicata hippie, che poi sarebbe anche fuori moda. E’ solo una ragazza d’oggi e la piccola stella che ha come tatuata sul naso le sta bene. Di Emio Dosaggio – Venezia, 1972


Mia Martini canta "Donna sola" 1972: http://www.youtube.com/watch?v=5fLMzvOMwI0 Post correlati Mia Martini lascia la musica rock http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/11/mia-martini-lascia-la-musica-rock.html Mia Martini: La cantante senza maschera http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/11/la-cantante-senza-maschera_04.html

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