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sabato 8 novembre 2008

Successo al Teatro Smeraldo:da Mia Martini nuove emozioni


Sono stata anch' io bambina, di mio padre innamorata, per lui sbaglio sempre, sono la sua figlia sgangherata, ho provato a conquistarlo e non ci sono mai riuscita



La voce di Mia Martini, senza orchestra, riempie il teatro e dà un brivido di emozione. Sullo sfondo spicca quella cipolla in sezione che campeggia anche nella copertina dell'album "
Lacrime (difficile trovare un soggetto di resa grafica così problematica: a noi ricorda il sole di un'alba post atomica). Il viaggio di Mia Martini comincia così , dal Festival di Sanremo del 1992. E immediatamente si percepisce una classe, uno spessore, cui si sono aggiunti una maturità e un equilibrio che ne fanno, oggi più di ieri, una grande della canzone.

 La carrellata prosegue con Padre davvero, la canzone che rivelò  Domenica Bertè nel 1971 al Festival delle Nuove tendenze di Viareggio e con Piccolo uomo, successo al Festivalbar 1972. Quindi Donna sola e Minuetto (1973). Mia Martini, a parte qualche problema vocale contingente, appare spigliata: è evidente lo sforzo di cercare un'essenzialità di tipo anglosassone. Agisce in perfetta sinergia con la band e soprattutto con Mark Harris al piano e Maurizio Galli al basso (gli altri sono Giancarlo Parisi ai fiati e agli strumenti esotici, Nico Gaeta alle tastiere, Massimo Fumanti alla chitarra e Walter Calloni alla batteria).

 Gli arrangiamenti, fortemente innovativi, piacciono al pubblico, con qualche isolato dissenso. Il concerto è assemblato in modo da offrire tutte le esperienze stilistiche della Martini, dalle canzoni più melodiche a quelle più drammatiche nate dalla collaborazione con alcuni grandi colleghi come Spaccami il cuore di Conte o La costruzione di un amore di Fossati. Il recital riesce a sviscerare la complessa personalità di Mia Martini, che, passata attraverso periodi assai critici sul piano personale e artistico, oggi fotografa una condizione femminile che rifugge da ogni vittimismo e da ogni aggressività.

 Ma il meglio arriva nel secondo tempo: in coppia con quel magico interprete e autore napoletano ch'è Enzo Gragnaniello, Mia esegue fra le altre Donna, Luna rossa e Cu' mme lanciata nel duetto con Roberto Murolo. Ed è assolutamente straordinario che, dopo un concerto che ha sapori di blues e soul, sempre ben attento a prendere le distanze dai luoghi comuni della nostra musica leggera, arrivi un finale che è un appassionato omaggio alle nostre radici della poesia per canzone, che, piaccia o no, sono a Napoli. Trionfo allo Smeraldo di Milano e toccante ringraziamento dell'Anfas cui era dedicato il recital. Si replica il 27 a Pescara, il 28 a Barletta, il 29 a Napoli e il 18 maggio al Sistina di Roma.
 
Luzzatto Fegiz Mario (14 aprile 1992) - Corriere della Sera
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Canta Mia: voce, cuore e passione di Fabrizio Zampahttp://questimieipensieri.blogspot.com/2009/03/canta-mia-voce-cuore-e-passione.html

Mia Martini in "La costruzione di un amore" Concerto "Per aspera ad astra" 1992 http://www.youtube.com/watch?v=AxuHfTDKI-w