Benvenuti a questo blog dedicato a Mia Martini con articoli, curiosità, interviste e altro....







Cerca nel blog

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

sabato 18 ottobre 2008

MI BASTA SOLO CHE SIA UN AMORE omaggio a Mia Martini


"Non deve essere nulla di speciale...mi basta solo che sia un amore" diceva Mimì, ma ogni amore infondo è speciale, ed è stato come un amore la valanga di emozioni che mi è caduta addosso!
E' stato travolgente! L'alchimia di tanti cuori che hanno battuto assieme, sia sul palco che sulle poltroncine del teatro, è stato qualcosa di indescrivibile, con chi mi son trovato a parlarne ho detto, e credo sia la cosa che più si avvicini per descriverla, che è stato come un bacio!
C'è chi non credeva che potesse andare così bene... Beh, credo che se ognuno da il meglio di se non c'è nulla che non si possa realizzare, e che comunque, anche se non fosse stato un successo o non fosse andato tutto perfettamente, tutti abbiamo dato il massimo, e non importa altro, dare il massimo!

Conoscere e cercare di capire questa donna è stato fantastico.
Spesso si conoscono solo gli allori degli artisti, solo le cose più conosciute, solo le vette, son si sanno le fatiche e quanta neve e pareti rocciose essi abbiano incontrato nella scalata.
Mimì era una donna fantastica, forte e indifesa allo stesso tempo! Credo non sia mai stata veramente felice. Lavorando su video, interviste, registrazioni, si evince questa sua infelicità, anche quando sorrideva, gli occhi non nascondevano una malinconica tristezza... e non riusciva a nasconderla la sua voce! Dirompente, un acquazzone estivo che urla al sole "ehi, io ci sono!" proprio come le sue canzoni, canti alla luna, preghiere, urla di una persona che voleva far sentire il suo cuore. E quella sera, fra tanti battiti, credo ci fosse anche il suo!

Tutti abbiamo messo una briciola di noi: Pippo, Ketty, Piero, Luigi, Giovanna, Gianluca, Andrea, Antony, Francesco, Antonino, Ciccio, Claudio, Rosario, Giacomo, Venera, Vittoria, Fabiana, Salvatore, Angela, Antonio, Ilenia, Emanuela e io.

Spero che vi siate emozionati un po' anche voi, che in fondo era ciò che volevamo: emozionare! Ed era quello che Mimì faceva e fa con le sue canzoni: farci sentire la voce di quel cielo infinito, le onde di quell'amore, l'unica vera cosa che scalda i nostri cuori!


Di Domenico Santoro


martedì 14 ottobre 2008

Grande successo per la piéce teatrale dedicata a Mia Martini



La piéce teatrale “Mi basta solo che sia un amore” dedicata a Mia Martini ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Savio. L’evento era atteso con molto interesse per il suo carattere sperimentale e per il taglio sociale: mettere sul palco una band di giovani musicisti, talenti in erba, appartenente ad un laboratorio sorto appena un anno fa all’oratorio salesiano di Giostra.

La sfida è stata vinta, anche grazie al supporto di suggestive narrazioni, con le voci di Salvatore Barbaro e di Angela Cundrò del Gruppo teatrale Angelo Maio, che hanno tracciato la storia artistica e umana della indimenticata artista, e video clip originali realizzati con estro da Domenico Santoro. I brani scelti sono stati interpretati con grande intensità da Ketty Ragno, creando un feeling particolare con il pubblico presente. Una voce, la sua, che meriterebbe una maggiore fortuna in questa Italia dove, a volte, i veri talenti rimangono all’ombra.

Particolarmente azzeccate alcune riletture musicali, come “Donna” o “Volesse il cielo”, rese più avvincenti con l’inserimento del violino e la fisarmonica, suonati dai bravissimi Giovanna Morabito e Francesco Repici.Un plauso anche ai ballerini che hanno arricchito con delle intriganti coreografie “Padre davvero” trasformato in un tango, “Il fiume dei profumi”, “Almeno tu nell’universo”e, infine, l’assolo di danza sulla viscerale “Canto alla luna”.

Meritano essere citati, tutti, i ragazzi del laboratorio: Andrea La Rosa, Anthony Libro, Gianluca Maricchiolo alla batteria, Luigi Italiano alla tastiera, Antonino Previti, Francesco Caristi al basso, Claudio Santoro alla chitarra, Vittoria Italiano, Fabiana La Rosa, Venera Santoro, Rosario Minissale e Giacomo Sorrenti ai cori.

Lo spettacolo è andato in crescendo, una diretta senza pause, emozionanti gli interventi parlati sia con la viva voce di Mia Martini, sia attraverso la recitazione profonda della Cundrò, che ha avuto il suo apice nel racconto della esperienza vissuta da Mia Martini in carcere e la relativa scoperta di Dio: semplicemente toccante. Gran finale con i saluti, i ringraziamenti la presentazione degli artisti da parte di Pippo Augliera, rappresentante dell’associazione “Chez Mimì”, con il direttore dell’Oratorio Don Aurelio Di Quattro e il bis di “Piccolo uomo” cantato insieme a tutto il pubblico.

Nei giorni precedenti si è tenuta la conferenza stampa presso il Salone degli Specchi della Provincia. L’assessore Pio Amadeo si è soffermato sulla “strada verso il teatro” che l’iniziativa tenta di riprendere con un’importante funzione sociale e culturale, mentre il presidente dell’associazione “Chez Mimì” Pippo Augliera ha parlato della lunga preparazione (durata 10 mesi) di quanti frequentano l’oratorio salesiano e di come questi abbiano mostrato entusiasmo e passione verso il repertorio di Mia Martini, coordinati da Piero Pirera.

A partire dalle ore 17, da giovedì 9 sabato 11, è stata allestita, inoltre, una mostra fotografica sull’artista nativa di Bagnara presso l’androne del teatro Savio.

domenica 12 ottobre 2008

Mia Martini, c’è ancora la sua immensa voce nell’universo



Milano, 9 maggio 2005 - La trovarono riversa sulla sponda del letto, con la cuffia stereofonica in testa, la rubrica telefonica aperta, e la mano protesa verso la cornetta del telefono. Se l’arte ha un prezzo - e sì che ce l’ha - Mia Martini il 12 maggio di dieci anni fa ha pagato quello più alto. Arresto cardiaco dovuto a 'overdose e cocktail di farmaci antidepressivi...', disse il referto. Una vita diventata insostenibile, pensarono i più. La fine malinconica di una Mahalia Jackson 'bianca', come era stata definita da qualche fine estimatore, che a soli 47 anni aveva chiuso i conti coi soprusi e le maldicenze del mondo. Una telefonata rimasta muta, la sua, che da quel maledetto 12 maggio '95 inquieta i sonni della canzone italiana. Già perché quella strana attitudine che hanno le pietre tombali a trasformarsi in pietre miliari ha reso nel frattempo la spigolosa cantante di Bagnara Calabra un'icona assoluta, consegnandole allori e riconoscimenti che le erano stati negati in vita. Anche ad opera di epigone giovani e giovanissime che vanno da una star come Elisa (celeberrimo, ormai, il suo omaggio: 'Almeno tu nell’universo') alla vincitrice di 'Music Farm' Dolcenera fino alle ragazze in cerca di gloria nei vari show italiani modello 'Saranno Famosi'.

GLI OMAGGI

Lo prova la mobilitazione con cui, un po’ per senso di colpa un po’ per devozione, il mondo della canzone affronta l’anniversario, mettendo l’accento su una voce così attenta alle sfumature dell’interiorità che ancor oggi rende Mimì un modello inarrivabile. L’altra notte 'Tg2 Storie' su Raidue ha affiancato la sua storia ad altre 'voci spezzate' come quelle di Dalida e Gabriella Ferri, mentre ieri a 'Radioscrigno', il programma di Radiouno condotto da Dario Salvatori e Timisoara Pinto, è andata in onda la sua ultima intervista radiofonica. Retequattro replicherà lo speciale 'Notte Mimì' nella notte fra l'11 e il 12 maggio, in quella fra il 12 e il 13 e in quella fra il 14 e il 15. Stasera su Raidue alle 23 circa il programma di Rai Educational 'La storia siamo noi', di Giovanni Minoli, si occuperà dell’interprete di 'Piccolo uomo', 'Minuetto', 'Almeno tu nell’universo', 'Gli uomini non cambiano', con la puntata di Caterina Stagno e Silvia Tortora 'Mia Martini: storia di una voce', mentre periodici musicali come 'Raro!' o 'L’isola che non c’era' si apprestano ad dedicarle la copertina, quest’ultimo legandola ad un’intervista di Ivano Fossati.


PICCOLI UOMINI


'Ivano è l’unico uomo con cui l’ho vista veramente felice' ricorda la sorella Loredana Berté. 'Nel tempo ho visto persone fuggire al solo pronunciare del suo nome' racconta Claudio Baglioni alle telecamere de 'La storia siamo noi', riferendosi a quel pregiudizio - portare sfortuna - che le rubò tanta parte di vita. 'Quando poi tornò a cantare, quelle stesse persone ricominciarono ad abbracciarla. Ma questa è storia del mondo'. E Caterina Caselli sottolinea: 'Molti non si sono accorti di averle fatto tanto male, perché la superficialità fa male'. Ai rovesci della sorte, Domenica Berté aveva sempre reagito con la perseveranza delle sue radici, ricominciando da capo, cambiandosi addirittura il nome su suggerimento del produttore Alberigo Crocetta. 'Mi disse che per andare all'estero bisognava scegliere tra le tre parole italiane più note: spaghetti, Martini o pizza. E io scelsi Martini'. 'Davanti al microfono chiudo gli occhi e divento forte, talmente forte che non mi importa più di nulla' diceva.


CU'MME


I fan della cantante che si danno appuntamento su quel totem elettronico dell’eredità martiniana che è il sito Chez Mimì (http://www.chez-mimi.it/) hanno redatto una esauriente panoramica delle iniziative per il decennale, fra cui l’omaggio dell'Archivio sonoro della canzone napoletana che mercoledì proporrà l'ascolto di alcuni suoi inediti partenopei conservati presso il centro Rai di Napoli nel corso di un incontro a cui prenderà parte pure Enzo Gragnaniello, autore di 'Cù'mme', brano che rimane una delle gemme del repertorio della Martini e di quella canzone napoletana che per toccare le corde del sentimento ha bisogno di 'un pizzico di voce e un chilo di cuore', come diceva Roberto Murolo. Anche se Mia sembrava metterci ogni volta un quintale, dell’uno e dell’altro.

Autore: Andrea Spinelli per "Il Giorno"