La piéce teatrale “Mi basta solo che sia un amore” dedicata a Mia Martini ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Savio. L’evento era atteso con molto interesse per il suo carattere sperimentale e per il taglio sociale: mettere sul palco una band di giovani musicisti, talenti in erba, appartenente ad un laboratorio sorto appena un anno fa all’oratorio salesiano di Giostra.
La sfida è stata vinta, anche grazie al supporto di suggestive narrazioni, con le voci di Salvatore Barbaro e di Angela Cundrò del Gruppo teatrale Angelo Maio, che hanno tracciato la storia artistica e umana della indimenticata artista, e video clip originali realizzati con estro da Domenico Santoro. I brani scelti sono stati interpretati con grande intensità da Ketty Ragno, creando un feeling particolare con il pubblico presente. Una voce, la sua, che meriterebbe una maggiore fortuna in questa Italia dove, a volte, i veri talenti rimangono all’ombra.
Particolarmente azzeccate alcune riletture musicali, come “Donna” o “Volesse il cielo”, rese più avvincenti con l’inserimento del violino e la fisarmonica, suonati dai bravissimi Giovanna Morabito e Francesco Repici.Un plauso anche ai ballerini che hanno arricchito con delle intriganti coreografie “Padre davvero” trasformato in un tango, “Il fiume dei profumi”, “Almeno tu nell’universo”e, infine, l’assolo di danza sulla viscerale “Canto alla luna”.
Meritano essere citati, tutti, i ragazzi del laboratorio: Andrea La Rosa, Anthony Libro, Gianluca Maricchiolo alla batteria, Luigi Italiano alla tastiera, Antonino Previti, Francesco Caristi al basso, Claudio Santoro alla chitarra, Vittoria Italiano, Fabiana La Rosa, Venera Santoro, Rosario Minissale e Giacomo Sorrenti ai cori.
Lo spettacolo è andato in crescendo, una diretta senza pause, emozionanti gli interventi parlati sia con la viva voce di Mia Martini, sia attraverso la recitazione profonda della Cundrò, che ha avuto il suo apice nel racconto della esperienza vissuta da Mia Martini in carcere e la relativa scoperta di Dio: semplicemente toccante. Gran finale con i saluti, i ringraziamenti la presentazione degli artisti da parte di Pippo Augliera, rappresentante dell’associazione “Chez Mimì”, con il direttore dell’Oratorio Don Aurelio Di Quattro e il bis di “Piccolo uomo” cantato insieme a tutto il pubblico.
Nei giorni precedenti si è tenuta la conferenza stampa presso il Salone degli Specchi della Provincia. L’assessore Pio Amadeo si è soffermato sulla “strada verso il teatro” che l’iniziativa tenta di riprendere con un’importante funzione sociale e culturale, mentre il presidente dell’associazione “Chez Mimì” Pippo Augliera ha parlato della lunga preparazione (durata 10 mesi) di quanti frequentano l’oratorio salesiano e di come questi abbiano mostrato entusiasmo e passione verso il repertorio di Mia Martini, coordinati da Piero Pirera.
A partire dalle ore 17, da giovedì 9 sabato 11, è stata allestita, inoltre, una mostra fotografica sull’artista nativa di Bagnara presso l’androne del teatro Savio.
La sfida è stata vinta, anche grazie al supporto di suggestive narrazioni, con le voci di Salvatore Barbaro e di Angela Cundrò del Gruppo teatrale Angelo Maio, che hanno tracciato la storia artistica e umana della indimenticata artista, e video clip originali realizzati con estro da Domenico Santoro. I brani scelti sono stati interpretati con grande intensità da Ketty Ragno, creando un feeling particolare con il pubblico presente. Una voce, la sua, che meriterebbe una maggiore fortuna in questa Italia dove, a volte, i veri talenti rimangono all’ombra.
Particolarmente azzeccate alcune riletture musicali, come “Donna” o “Volesse il cielo”, rese più avvincenti con l’inserimento del violino e la fisarmonica, suonati dai bravissimi Giovanna Morabito e Francesco Repici.Un plauso anche ai ballerini che hanno arricchito con delle intriganti coreografie “Padre davvero” trasformato in un tango, “Il fiume dei profumi”, “Almeno tu nell’universo”e, infine, l’assolo di danza sulla viscerale “Canto alla luna”.
Meritano essere citati, tutti, i ragazzi del laboratorio: Andrea La Rosa, Anthony Libro, Gianluca Maricchiolo alla batteria, Luigi Italiano alla tastiera, Antonino Previti, Francesco Caristi al basso, Claudio Santoro alla chitarra, Vittoria Italiano, Fabiana La Rosa, Venera Santoro, Rosario Minissale e Giacomo Sorrenti ai cori.
Lo spettacolo è andato in crescendo, una diretta senza pause, emozionanti gli interventi parlati sia con la viva voce di Mia Martini, sia attraverso la recitazione profonda della Cundrò, che ha avuto il suo apice nel racconto della esperienza vissuta da Mia Martini in carcere e la relativa scoperta di Dio: semplicemente toccante. Gran finale con i saluti, i ringraziamenti la presentazione degli artisti da parte di Pippo Augliera, rappresentante dell’associazione “Chez Mimì”, con il direttore dell’Oratorio Don Aurelio Di Quattro e il bis di “Piccolo uomo” cantato insieme a tutto il pubblico.
Nei giorni precedenti si è tenuta la conferenza stampa presso il Salone degli Specchi della Provincia. L’assessore Pio Amadeo si è soffermato sulla “strada verso il teatro” che l’iniziativa tenta di riprendere con un’importante funzione sociale e culturale, mentre il presidente dell’associazione “Chez Mimì” Pippo Augliera ha parlato della lunga preparazione (durata 10 mesi) di quanti frequentano l’oratorio salesiano e di come questi abbiano mostrato entusiasmo e passione verso il repertorio di Mia Martini, coordinati da Piero Pirera.
A partire dalle ore 17, da giovedì 9 sabato 11, è stata allestita, inoltre, una mostra fotografica sull’artista nativa di Bagnara presso l’androne del teatro Savio.
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