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sabato 23 novembre 2013

R come ricorrenza. Omaggio a Mia Martini della Rai con il Club Chez Mimì in studio
























Il direttore di RaiUno Notte Gabriele La Porta ha deciso, con la collaborazione di Nicoletta Leggeri, di dedicare a Mia Martini una puntata della trasmissione R… come ricorrenza andata in onda il 14 maggio 2000. In studio, con la conduzione di Pino Gagliardi, è stato invitato il club ufficiale dedicato all'artista Chez Mimì, rappresentato dal suo fondatore Pippo Augliera, a commentare tra un filmato e l’altro.

Ecco la cronaca di questa emozionante esperienza:
Amici della notte, nuovo appuntamento con R…come ricorrenza, il programma di Nicoletta Leggeri che si occupa di ricordare personaggi della musica e dello spettacolo. Questa volta tocca a Mia Martini, il fanclub ha chiesto a noi di Rainotte di dedicarle una trasmissione e abbiamo subito accettato la proposta perché si tratta di un’artista che ha fatto anche la storia della musica italiana. Abbiamo il Presidente di questo fanclub, venuto appositamente dalla Sicilia.

D. Come è nata questa iniziativa?
R. E’ nata dieci anni fa, esattamente nel novembre ’89, immediatamente dopo il suo ritorno sulle scene a Sanremo con Almeno tu nell’universo, mi è sembrata la maniera più bella di darle il bentornata sulle scene, un invito a restare con noi dopo vari anni di vicissitudini e di esilio in cui non appariva in TV e non incideva dischi, pur continuando a fare delle serate.

D. Apriamo, infatti, con il primo filmato dedicato al grande rientro a Sanremo accompagnata per mano da Giovanni Sanjust…
R. Il produttore che ha cominciato a lavorare con Mimì sin dai tempi dei primi successi come Piccolo uomo, Donna solaMinuetto e che l’ha convinta a ritornare con Almeno tu nell’universo, una canzone scritta diciassette anni prima, venuta fuori al momento opportuno e abbiamo visto con quali risultati.

D. Grande successo e, soprattutto, le è valso il Premio della Critica…
R. Il primo lo aveva già vinto nell’82 con E non finisce mica il cielo di Ivano Fossati, i giornalisti istituirono proprio quell’anno questo riconoscimento per premiare un brano d’autore e la classe dell’interprete.


D. Il Premio da qualche anno porta il suo nome…
R. Si, grazie anche ad una nostra iniziativa lanciata nell’estate del ’95 con la quale abbiamo promosso una raccolta di firme tra i personaggi dello spettacolo, aiutati da Alba Calìa e Dori Ghezzi. I giornalisti, di fronte a queste adesioni, tra le quali menzioniamo Battiato, Dalla, Mina, Pavarotti, non hanno esitato ad intitolare a lei il Premio della critica.

D. Almeno tu nell’universo è un brano che rimarrà nella storia della musica leggera italiana. Il Club ci ha portato delle chicche come questa rarità con Mia Martini che canta in spagnolo…
R. Questo vinile è stato pubblicato recentemente su cd, anche su nostra sollecitazione. Noi, per promuovere l’arte di Mimì, abbiamo continui contatti con le case discografiche, a volte ci creano difficoltà, a volte ci ascoltano, a volte fanno i sordi. Noi ci proviamo, comunque, e un paio d’anni fa siamo riusciti a far si che questa rarità fosse ristampata con l’aggiunta di altre chicce come Inno, E stelle stan piovendo, Che vuoi che sia

D. Com’era realmente Mia Martini, visto che l’avete conosciuta in privato?
R. L’ho incontrata la prima volta, in occasione della fondazione di questo club e ho subito avuto l’impressione di una donna di grande spessore e cultura, una personalità complessa e difficile. Spesso l’hanno descritta con un temperamento drammatico, triste, io che l’ho frequentata ho avuto anche la possibilità di scoprire il suo lato brillante, ironico.

D. A dimostrazione che Mimì non era solo drammatica, basta rivedere alcuni filmati tratti dalla Compagnia stabile della canzone, un programma del ’75 dove canta brani inusuali…
R. Nei primi anni ’70 era all’apice del successo, aveva una voce limpida e cristallina che successivamente si è trasformata, anche per un intervento alle corde vocali, si è arrochita, acquistando maggiormente in pathos.

D. Un’altra chicca che ci hanno portato gli amici del fanclub è l’LP World popular song in Tokyo anno 1977.
R. Mia Martini ha riportato la vittoria a questo festival internazionale come migliore interprete con la canzone Ritratto di donna.

D. Quando comincia Mia Martini ad uscire dai confini italiani?
R. Subito dopo i successi di Piccolo uomo e Minuetto, esistono versioni in francese ed anche in tedesco di questi brani…

D. So che c’è stata anche un’importante tournèe con un grande della musica europea…
R. Sì, con Charles Aznavour che decide di fare un tour italiano e chiama con sé come partner Mia Martini. E’ un successo talmente strepitoso che culminerà con una serie di concerti all’Olimpya di Parigi. Un punto d’arrivo ma Mimì, subito dopo questa consacrazione internazionale, come tutti i grandi artisti, fa una scelta dettata dal cuore ed ha una svolta artistica e sentimentale con Ivano Fossati e l’album Danza, che porterà gioie ma anche grandi dolori.

D. Adesso vedremo un medley tratto da Papaveri e papere
R. Ultima grande apparizione di Mimì, nella prima puntata è stato totalmente grande il successo registrato dal duetto con Giorgia da essere richiamata anche nell’ultima puntata con Barbara Cola e Ivana Spagna.

D. Grande Mimì e grande il Pippo nazionale che è riuscito a mettere insieme queste due grandi stars della musica leggera e vogliamo far vedere E se domani
R. Un omaggio che Mimì ha voluto fare a Mina ma soprattutto all’autore del brano Carlo Alberto Rossi, che l’ha scoperta come Mimì Bertè

D. Non solo E se domani ma anche Eternità
R. Un altro omaggio di Mia Martini a Giancarlo Bigazzi che nel ’92 le ha regalato un grande momento di popolarità scrivendo Gli uomini non cambiano”che le è valso il secondo posto a Sanremo.

D. In chiusura, un suo ricordo personale di Mia Martini
R. La sua estrema disponibilità e la sua umiltà. Ricordo un incontro a Messina, in occasione di Telethon: stavo parlando con lei e si sono avvicinate delle persone per un’intervista. Ha detto: sono con il rappresentante del mio fan club e non mi interessa che avete fretta perché per me è più importante questo momento . Penso che sia stato uno dei più bei regali che Mimì abbia potuto fare a noi come club. Ci ha dato tra l’altro l’autorizzazione ufficiale ad andare avanti con i ringraziamenti al sottoscritto e al Club sul CD Rapsodia e sulla videocassetta Per aspera ad astra.
E se dopo cinque anni si parla ancora di Mimì, ciò fa ben sperare che per il futuro noi continueremo la nostra attività.

D. Prima di vedere l’ultimo filmato, voglio ringraziare il direttore Gabriele La Porta che ci ha concesso di fare questo programma, la nostra regista Nicoletta Leggeri e soprattutto voi del fan club…
R. Noi ringraziamo voi per averci invitato....

Il video della puntata intera R come Ricorrenza
http://youtu.be/FeILpxdZpYo

Video: Chez Mimì incontra Mia Martini
http://www.youtube.com/watch?v=n8DPq3BC5po

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venerdì 15 novembre 2013

Mia Martini e le radio private. Il Corriere dei Supporters

 
In occasione del concerto torinese di Charles Aznavour avevamo già conosciuto Mia Martini, ma data l'importanza dell'incontro con il cantautore francese la cantante italiana era stata messa in secondo piano. Abbiamo ora avuto la possibilità di rivederla come attrazione finale di una serata al Palasport torinese, per il Palio Musicale delle Regioni.

Nel corso dell'intervista, o meglio dell'incontro, non si è parlato molto di Mia Martini cantante, bensì di radio private ed il risultato è stato assai interessante, per cui ci è sembrato utile trascrivere solo quella parte dell'incontro.
E' il secondo incontro che abbiamo nello spazio di due mesi e in un certo senso si può dire Mia Martini capitolo II. Prima della tua esibizione ci hai fatto intendere che hai il dente avvelenato con le Radio Libere italiane. Cos'hai da dirci a questo proposito? Anche se è molto chiaro il motivo....
Secondo te perché è così chiaro?
Beh! Di solito quando gli intervistatori incontrano un personaggio sembrano accanirsi contro di lui per smontarlo.
No, non è così, o meglio, non è questa la ragione. A me la critica sta benissimo, anzi ne sono contenta per cui non è quello che mi preoccupa o mi dà fastidio. Quello che invece non sopporto nelle radio cosiddette libere è la loro mancanza di professionalità; sono tutti dilettanti. Avrebbero dovuto aver creato un'alternativa alla RAI, ma spiegatemi un po' qual è l'alternativa che offrono. Dicono tutte le stesse cose, e senza il telefono sarebbero finite, non so cosa potrebbero fare, le radio sono fatte solo con il telefono. Ti puoi immaginare con che risultato! L'esistenza delle radio libere nuoce moltissimo a tutto il mondo della musica leggera, all'industria discografica, ai cantanti ed agli autori, ai compositori, a tutti, insomma, quelli che lavorano nel mondo della musica leggera, e sono tanti a comporlo è un’ industria enorme quanto lo può essere la FIAT. E come è grave il problema dell'operaio disoccupato, altrettanto grave è quello di chi lavora nell’industria discografica ed è disoccupato. Disoccupato per colpa delle radio private e dei faIsificatori di cassette,(all’epoca si falsificavano soltanto le cassette perché non esisteva ancora il mondo del digitale e i cd attuali n.d.r.) ma le radio private sono sullo stesso livello dei napoletani (a Napoli nell’epoca di cui si tratta c’era il più grosso giro di affari legato alla pirateria della musica n.d.r.) che fanno le cassette false perché non esiste il mandare in onda i dischi interi senza parlarci sopra, senza fare sfumature, invitando addirittura gli ascoltatori a registrare. C'è stato un calo pauroso di dischi e le emittenti private sono tutte abusive, non pagano la SIAE e chi salvaguardia i diritti d'autore? chi salvaguardia quei poveracci che vivono solo sulle canzoni? Non parlo di me che canto, ma di quelli che ogni 6 mesi aspettano l'assegno dalla SIAE, e sono tanti gli autori in questa situazione. Con l'invasione delle radio libere la RAI ha quasi smesso di trasmettere musica leggera e fa solo GR, inchieste speciali e dibattiti. Le radio libere tolgono il pane di bocca alla gente che lavora.
 
Questo è appunto quanto ha detto Mia Martini, accusando chiaramente le radio di aver sconvolto i bilanci delle Case Discografiche. A questo punto ho ritenuto interessante interpellare un rappresentante di una radio privata, per vedere di controbattere le affermazioni “accuse” di Mia Martini.
poiché la serata torinese era patrocinata da Radio Torino Centrale, una delle più affermate tra le emittenti locali, ho avvicinato in seguito il Sig. Franco Ivaldi, Amministratore Unico della stessa, che aveva seguito tutto il discorso. Quindi la parola alla difesa;
I discorsi toccati dalla Sig. na Martini sono sostanzialmente tre: il dilettantismo, il problema SIAE e la crisi dell'industria discografica imputabili alle radio private. Vorrei innanzitutto premettere che le considerazioni fatte da Mia Martini mi sono sembrate piuttosto generalizzate e semplicistiche, forse perché la Martini non conosce a fondo il problema. Dilettantismo: è vero, sono molte le radio estremamente dilettantistiche, non dimentichiamo che in Italia ci sono circa 1500 radio private. E' chiaro che su di un numero del genere bisogna aspettarsi una certa percentuale di emittenti dilettantesche. C'è un altro motivo di fondo. La motrice delle radio private, in genere, è stata ed è tutt'ora di tipo goliardico. Cioè è un insieme di ragazzi, per lo più studenti, giovani che danno vita a questo fenomeno. E' logico che in una situazione simile non si può pretendere un grosso 'taglio' professionale. Malgrado questa mancanza di professionalità, in molte, ma non in tutte, occorre ricordare che c'è tanto entusiasmo ed una grossa disponibilità da parte di chi collabora. E' una grossa esperienza. Vorrei precisare che la definizione che spesso si dà alle radio private di alternativa alla RAI non è esatta, semmai complementare. Sarebbe una presunzione. Problema SIAE: direi che la posizione delle radio private serie sia chiara. Nessuno contesta il dovere che le radio private debbano pagare i diritti d'autore, com'è giusto che la SIAE li riceva. Però è la quantificazione del denaro da pagarsi che va stabilita, in modo equo e giusto per entrambi, valido insomma. A questo proposito insieme ad altre emittenti torinesi stiamo portando avanti un discorso con la sede SIAE Regionale, su basi molto franche ed aperte. E' però un discorso complesso e delicato e noi speriamo, come tutte le radio serie lo sperano, che questo problema spinoso venga presto risolto. Quanto detto dalla Sig.na Martini, mi ha fatto piacere, in quanto mi ha dato la possibilità tramite Nuovo Sound di spiegare che dietro alle Radio Private non c'è quello che può sembrare dilettantismo, bensì una chiara volontà di fare le cose bene ed in modo legale.
Un sintomo, questo, che si riscontra anche dall'aiuto dato da alcune emittenti torinesi ai tecnici dell' aereoporto torinese di Caselle nel ricercare la stazione che ha disturbato le frequenze di radio assistenza agli aerei in volo, causando tra l'altro la chiusura temporanea dell’ aereoporto torinese. Il dibattito sulle radio libere continua quindi. Ringraziamo Mia Martini quale Pubblico Ministero e il Sig. Ivaldi di RTC quale difensore. Sono chiamati quindi a sfilare i testi, cioè i lettori di Nuovo Sound.
Bruno Vaglienti Supporters. n° 2055 Torino
(Articolo tratto da Nuovo Sound (Sopi Editrice) n° 9/77
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sabato 9 novembre 2013

Biagio Antonacci: Devo a Mia Martini il mio successo. Intervista


Sul settimanale Tv sorrisi e canzoni del 23.03.04, è stata pubblicata un'interessante intervista di Alex Adami a Biagio Antonacci,in cui parla di Mia Martini. E svela… Devo a Mimì il mio successo. Fu Mia Martini a venirmi in soccorso. E pensare che i discografici mi dissero:Vuoi sfondare? Allora è meglio starle alla larga.



Il cantautore milanese, dopo molti anni dal primo album (quando ancora lavorava in cantiere), racconta a "Sorrisi" la sua carriera. E le difficili responsabilità di papà separato.
 
D. Il dolore cosa le ha insegnato?
Difficile scegliere una cosa in particolare. Di certo l'incontro con Mia Martini mi ha fatto riflettere.
 
D. Nell'album "Convivendo" c'è "Il fiume dei profumi" scritto per lei dodici anni fa…
Ricordo il giorno in cui venne a casa mia per ascoltarla. Vivevo ancora con i miei genitori, in una casa popolare di Rozzano. Mia madre mise in tavola la cena delle grandi occasioni. Mimì era timida, quasi imbarazzata. Ma non ebbe fretta di andarsene, si comportò come una di famiglia. Alla fine mi misi al piano per farle sentire il pezzo. Lei m'interruppe subito, chiedendo di poter cantare lei. Lo fece suo all'istante. Fu incredibile! Poi ascoltò "Liberatemi" e mi disse che sarebbe stato un successo pazzesco. E infatti accadde.

D. Rimaneste in contatto?
Sì. Qualche tempo dopo Mimì chiamò personalmente mia madre per invitarla a un suo concerto. Era una persona speciale, nonostante tutto.

D. Nonostante che cosa?
Nonostante quello che dicevano di lei. Ci fu anche chi mi sconsigliò di darle quella mia canzone, perché mi avrebbe portato male...
D. Chi glielo sconsigliò?

I miei discografici di allora. E' un momento decisivo per la tua carriera, mi dissero. Non mandare tutto a monte così!

D. Quale fu la sua reazione?

Me ne infischiai. E Mimì mi portò una fortuna pazzesca. Pochi mesi dopo uscì "Liberatemi" e arrivò finalmente il successo, quello vero. Chi fa il mio mestiere ha sempre intorno molto cattivi consiglieri. Meno male che so fare le cose con la pancia e il cuore, senza stare a sentire certe idiozie.
 

Intervista di Alex Adami

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sabato 2 novembre 2013

Fiordaliso: un ricordo per Mia Martini. Intervista

 
Fiordaliso ha avuto l'arduo compito di ricordare Mia Martini a Tale e quale show  con Gli uomini non cambiano nella puntata andata in onda su Rai 1 in prima serata il primo novembre 2013. Chez Mimì apprezza molto l'affetto che la brava interprete dimostra verso Mia Martini omaggiandola spesso nei suoi concerti e nei suoi cd. Pubblichiamo una intervista rilasciata tempo fa al nostro club.
Marina Fiordaliso è un talento inesauribile, un'artista assolutamente poliedrica ed ancor più completa, protagonista del programma di intrattenimento su Raidue "Piazza Grande". Il reality tv musicale del 2004 a cui ha partecipato, ha messo in risalto non solo le sue doti canore ma anche quelle umane. La sua carica di simpatia ha convinto tutti.
D: Benvenuta Marina, sulle pagine di Chez Mimì. Siamo alle tue nozze d'argento con la musica e lo spettacolo, se consideriamo che il tuo salto ufficiale nel mondo canoro sia avvenuto al festival di Castrocaro nel 1981. Quali emozioni si scatenano nel ricordare ciò?
R: TANTISSIME EMOZIONI. HO DEI RICORDI MERAVIGLIOSI LEGATI AL MIO LAVORO E POSSO DIRE DI ESSERE STATA MOLTO FORTUNATA HO CANTATO RECITATO IN UN MUSICAL, FATTO PROGRAMMI RADIOFONICI, TOURNEE IN TUTTO IL MONDO...PROGRAMMI TELEVISIVI...OGGI CONTINUO A CANTARE CONDURRE UN PROGRAMMA TELEVISIVO E FACCIO CONCERTI IN DISCOTECA IN INVERNO CON IL FIORDALISODISCOLIVE UNO SPETTACOLO ITINERANTE NELLE DISCOTECHE DEL NORD ITALIA IL FINE SETTIMANA DOVE CON LA MIA BAND FACCIO DUE ORE DI LIVE CON UN PAIO DI CANZONI MIE E IL RESTO COVER DA BALLARE...SIAMO AL DECIMO ANNO DI REPLICHE E' FACCIAMO IL PIENONE OGNI WEEK END.

D:Numerosi successi cantati in tutto il mondo e raccolti soprattutto nei paesi latini. Come arriva Fiordaliso al cuore di un pubblico così vasto e diverso? 
R: FORSE TRASPARE LA MIA PASSIONE PER QUESTO LAVORO E IL CUORE CHE CI METTO QUANDO INTERPRETO UNA CANZONE. SPERO TANTO CHE AL PUBBLICO ARRIVI QUESTO... HO INIZIATO A CANTARE A DODICI ANNI CON MIO PADRE E LA SUA ORCHESTRA E CON LUI DOVEVI CANTARE COL CUORE...
 D: Parlaci della tua esperienza nel reality "Music Farm".
R: 
E' STATA UN' ESPERIENZA BELLISSIMA CHE SICURAMENTE RITORNANDO INDIETRO RIFAREI CON TUTTE LE PERSONE CHE C'ERANO...SENTO SPESSO LOREDANA E IVAN CATTANEO E HO RIVISTO ANNALISA MINETTI A SANREMO DOVE ERO INVIATA DI PIAZZA GRANDE PER RAI DUE...


D: Hai spesso interpretato e personalizzato con notevole partecipazione, alcune canzoni delle sorelle Bertè. Qual' è il motivo di questa scelta?
R: 
PERCHE' SONO UNA LORO FAN...E LOREDANA LO SA BENISSIMO... 

D: I tuoi ricordi su Mia Martini. Quando l'hai conosciuta? Ci descrivi uno o più aneddoti legati a qualche tuo incontro con lei? 
R: 
SONO SEMPRE STATA UNA GRANDE ESTIMATRICE DI MIMI' E LEI AVEVA MOLTA STIMA DI ME...QUESTO ERA GRATIFICANTE LA CONSIDERAVO UNA GRANDE...PER CHI FA UN LAVORO COME IL NOSTRO E' DIFFICILE MANTENERE FREQUENTAZIONI CON I COLLEGHI SI E' SEMPRE IN GIRO E CI SI VEDE SEMPRE AL VOLO, MA SPESSO NELLE VARIE MANIFESTAZIONI CON MIMI' DIVIDEVAMO IL CAMERINO E SI STAVA BENISSIMO INSIEME... 


D: "Chez Mimì" è da tempo impegnata nella possibilità di realizzare un disco tributo a Mimì. Possiamo contare anche sulla tua partecipazione? 
R: 
NE SAREI ONORATA
D: "Chez Mimì" attende anche il ritorno discografico di Fiordaliso...
R: 
QUELLO PURTROPPO VA UN PO A RILENTO. OGGI E' MOLTO DIFFICILE E I DISCHI NON SI VENDONO PIU' COME UNA VOLTA ...VOGLIO FINIRE IL MIO DISCO E REALIZZARE UN PRODOTTO CURATO E DI QUALITA' SONO MOLTO IMPEGNATA E IL TEMPO E' POCHISSIMO...MA SPERO DI FINIRLO QUANTO PRIMA E CHISSA' CHE NON ARRIVI QUALCHE ANTICIPAZIONE...Grazie Marina, per la tua disponibilità e per il tuo enorme affetto verso Mimì.
GRAZIE A VOI.

Autore: Salvatore De Falco per Chez Mimì
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