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lunedì 22 novembre 2010

Come nasce una canzone: Mia Martini e Biagio Antonacci raccontano Il fiume dei profumi



Riportiamo le dichiarazioni e le impressioni di Mia Martini e del suo autore Biagio Antonacci sul brano "Il fiume dei profumi" contenuto nell'album "Lacrime" del 1992.

"Il fiume dei profumi" si può ricollegare in qualche modo alla canzone "Versilia", oppure si slega completamente?
 
Mia Martini
 No, non si slega, intanto qui c'è un assalto vero perché il personaggio è una donna che riceve una lettera dal suo uomo che sta al fronte, sta facendo la guerra, per cui lì ci sono purtroppo degli assalti ben più violenti, più sanguinosi. Lui, però, si estranea abbastanza da questa realtà così cruda, così violenta, è una guerra che non gli appartiene e che non ha deciso lui. La cosa geniale che mi è piaciuta di più nel testo di Biagio Antonacci è che questo soldato, invece di buttarsi nel vittimismo, come sarebbe facile, usa questa drammatica situazione che sta vivendo per cercare di capire se stesso, la sua donna e l'importanza di questo rapporto con lei. Esclude, quindi, dalla sua mente tutti i fatti violenti e sanguinosi, cerca di cogliere il lato interessante di questa terribile avventura, cioè i luoghi che sta vedendo, le realtà diverse dal suo paese, le trasmette tutte in questa lettera alla sua donna e dice : "Appena torno ti porto in Europa". Il protagonista vuole vivere insieme alla sua donna, c'è però sempre quel minimo di dubbio, di paura : "Ma ti ricorderai ancora di me? ti ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta, quando abbiamo ballato insieme?". Qui la musica diventa una specie di valzer molto romantico, è un brano particolare e anche dal punto di vista letterario molto nuovo.

Ecco il commento di Biagio Antonacci:
Mia Martini è stata una donna eccezionale nella mia vita. Lei venne a Rozzano nella casa di mia madre che ci fece da mangiare una ‘cofanata’ di pasta con il pesce. Poi io mi misi al piano e lì cantai ‘Il fiume dei profumi’ nello studiolo di casa dove dormivo anche. Lei si mise là, umilissima, e disse ‘Questa canzone la canto io’. Poi ascoltò ‘Liberatemi’ e mi disse che sarebbe stato un successo pazzesco. E infatti accadde. Ma non accadde solo questo. Certe persone che mi dissero allora di non lavorare con lei perché portava sfortuna (e furono tanti in quel periodo) alla fine la presero sui denti perché il disco vendette moltissimo alla faccia di quelli che oggi non fanno più nemmeno i discografici.

Testo elaborato da Pippo Augliera per Chez Mimì.

Il video "Il fiume dei profumi"
http://www.youtube.com/watch?v=1a-Q1ihAztU

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