Benvenuti a questo blog dedicato a Mia Martini con articoli, curiosità, interviste e altro....







Cerca nel blog

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

venerdì 18 marzo 2011

Mia Martini: Son tornata a giocare con la musica

Di ritorno dalla tournèe Sanremo nel mondo, Mia Martini è stata accolta da spumante e pasticcini. E da una notizia importante e inattesa : "Almeno tu nell'universo", il brano da lei presentata al Festival, è nei dieci album (il titolo dell'Lp é "Martini Mia") più venduti della settimana.

Mi sento come uno di quei treni giapponesi che vanno ai duecento all'ora su una monorotaia senza toccar terra, sostenuti da un campo magnetico. Da Sanremo il favore dei critici, il sostegno del pubblico mi stanno spingendo avanti. E' una forza impalpabile ma potentissima.

- Il nono posto nella classifica ufficiale del Festival, il Premio della critica assegnatole dai giornalisti presenti a Sanremo, una immediata risposta del pubblico : per Mia Martini (nome d'arte di Domenica Bertè, calabrese, quarantenne) è un momento di grande felicità. Dopo sei anni di assenza dalle scene, a più di quindici anni di distanza dai primi successi, il suo recupero ha del miracoloso.
Ho atteso questo ritorno con un po' di timore : non sapevo quale sarebbe stata la reazione del pubblico, temevo la diffidenza degli addetti ai lavori. Con questi sentimenti sono salita sul palco del Teatro Ariston la domenica precedente il Festival. Quel giorno erano in programma le prove. Dopo poche battute della mia canzone, il teatro, affollato di giornalisti e critici, è esploso. E quegli applausi mi sono sembrati un 'Bentornata'. Mi sono sentita avvolta da una dimostrazione d'amicizia, quasi trascinata. Come il treno giapponese sulla monorotaia, appunto

- E poi è arrivato il Premio della critica...
Sì, in tutto questo Festival non c'è stato un momento stonato, tutto è stato perfetto. Il Premio per me ha il valore di un mazzo di fiori, una dichiarazione d'amore, una richiesta di fidanzamento.

- Come ti hanno accolta i colleghi dopo tanti anni di lontananza?
Benissimo. Ho scoperto amici che non vedevo da molto tempo, ho stretto amicizie con colleghi che prima frequentavo solo saltuariamente. La tournèe Sanremo nel mondo da quel punto di vista è stata utilissima. E' nata una bella amicizia con Dori Ghezzi, una donna deliziosa, e ho approfondito la conoscenza di Enzo Jannacci, con il quale in passato c'erano stati dei contrasti, con Renato Carosone, poi, mi sono quasi fidanzata... Scherzi a parte, ho trovato un ambiente migliore di quello che ho lasciato. In tutti questi anni c'è stata una grande maturazione : il mondo è cambiato e fortunatamente la musica non è rimasta indietro.

- L'immaturità di cui parli ha avuto un peso nella decisione di abbandonare il mondo della musica?
No, non voglio accusare gli altri : ad essere immatura ero soprattutto io. C'erano troppi muri che mi impedivano di vedere le cose con chiarezza. Ero confusa, non riuscivo a fare il mio lavoro con tranquillità e obiettività. Quando sono riuscita a guardare dentro me stessa, quei muri si sono dissolti.
- Era proprio necessario ritirarsi per tanto tempo?
Credo di sì. Andare in giro per il mondo senza vedere è inutile e pericoloso. Finalmente sono riuscita nella mia vita a dare il giusto spazio alla musica. Prima, presa dal meccanismo della popolarità, non avevo più tempo per dedicarmi allo studio, alla ricerca. Ora invece ho ripreso a studiare, ho scritto canzoni , ho suonato : tutte cose che una volta non facevo. Sembra un paradosso ma la musica non è mai stata così importante per me come in questi anni di assenza dalle scene.

- Come hai vissuto questo lungo periodo di lontananza dal pubblico?
Sette anni fa sono stata sfrattata : abitavo con il mio cane, vecchio e malato, in un appartamento alle porte di Milano. Da quel momento è iniziato il periodo più difficile : per cinque anni ho vissuto in alberghi, residence, casre di amici. Per tutto questo tempo non ho visto il mio pianoforte, chiuso nel deposito del mio ex impresario, ho abbandonato tutto cio' che possedevo. Direi che proprio questo è stato l'insegnamento che ho tratto da quell'esperienza : oggi vivo nell'essenziale. Dal punto di vista materiale, ma anche dal punto di vista mentale mi sono staccata dalle cose.
- E poi, un giorno, sei arrivata a Calvi, in Umbria....
Già, cinque anni dopo ho scoperto questo posto stupendo che mi ha aiutato a trovare un nuovo equilibrio. Abito sulla strada statale, a quattro chilometri dal paese. Via Vocabolo Fosso : anche l'indirizzo mi piace moltissimo, ha un bel suono. Credo che la vita in campagna mi abbia aiutato a decidere prima : in città probabilmente avrei impiegato molto più tempo. E' un ambiente sano, si vive a contatto con gente sana : lì la vita si annusa, si ha una percezione fisica delle stagioni, del tempo. E' una dimensione vera.
- Nella quale finalmente hai ripreso a suonare il tuo pianoforte...
Che gioia, quando l'ho rivisto. Dopo tutti quegli anni... Alla musica, come dicevo, ho concesso grande spazio negli ultimi tempi. Finchè, lo scorso settembre, la voglia di ritornare ad esibirmi si è fatta sentire prepotente. Proprio quando stavo meditando su questa possibilità mi ha chiamato Giovanni Sanjust, un produttore con il quale c'era un rapporto di stima e di amicizia. Mi ha proposto la realizzazione di un disco : gli ho subito risposto di sì. Da lì in avanti è stato tutto facile. Quando si lavora con professionisti...

- "Almeno tu nell'universo", il brano che hai presentato a Sanremo, ha una storia particolare. Puoi raccontarcela?
E' una canzone che risale a sette anni fa. Maurizio Fabrizio l'aveva scritto pensando a me, ma io all'epoca non avevo nessuna voglia di cantare. Così Maurizio l'ha tenuta in un cassetto. Quando Giovanni Sanjust me l'ha detto, mi sono innamorata della canzone prima ancora di averla ascoltata : mi aveva atteso per sette anni! Quando poi l'ho ascoltata, è stato un vero colpo di fulmine.
- E così, sull'onda del successo di "Almeno tu nell'universo" hai partecipato alla tournèe Sanremo nel mondo insieme agli altri protagonisti del Festival. Che ricordo hai di quei concerti?
Un ricordo molto bello. Sono state gettate le basi per un lavoro futuro e si è fatta un'importante esperienza. La musica italiana all'estero è più apprezzata di quanto normalmente si pensi. Quello che ci manca non è il favore del pubblico, bensì l'industria, la distribuzione. Ci hanno ascoltato folle enormi (sedicimila, ventimila spettatori per ogni concerto), sicuramente non composte interamente da emigrati. A Tokyo, dove gli italiani sono pochissimi, abbiamo avuto un pubblico bellissimo, caldissimo. Ho ancora in mente l'immagine di una giapponesina con in mano una bandiera italiana : in qualche modo è riuscita a superare gli sbarramenti di sicurezza per avvicinarsi al palco. Al termine della mia esibizione lei mi ha regalato una rosa e una gomma da masticare. Tutto ciò che aveva.

- E ora? Quali sono i progetti per i prossimi mesi?
Per il momento mi sto godendo la felicità di questi giorni. Poi, a brevissima scadenza, preparerò un gruppo di musicisti per esibirmi dal vivo a D.O.C., il programma televisivo di Renzo Arbore. Ho intenzione di organizzare una piccola tournèe per maggio, prima della fine stagione teatrale. Non vorrei fare più di cinque concerti nei teatri delle principali città italiane. E' un modo per salutare gli amici e gli addetti ai lavori. Per l'estate, poi, mi piacerebbe evitare la solita serie di serate che hanno l'unico scopo di raccogliere un po' di denaro. Preferirei piuttosto concentrarmi sull'autunno, durante il quale ci potrebbe essere spazio per un giro di concerti molto curati, ad alto livello. Nel frattempo, infine, preparerò un disco. Con grande calma, però. Ho chiesto ad Enzo Jannacci di scrivere un brano per me, spero di avere anche la collaborazione di Pino Daniele e di Francesco De Gregori. Oltre, naturalmente, agli amici Enzo Gragnaniello e Maurizio Fabrizio. I progetti sono numerosi : giocare con la musica, dentro la musica, è stata sempre la mia passione".
Articolo apparso sulla fanzine n.30 nella rubrica "Mia retrò".
Autore: Piero Negri per "Famiglia cristiana" gennaio 1989


Il video di Almeno tu nell'universo dal Premio Tenco 1989
http://www.youtube.com/watch?v=mb6Zp-bSHuE

Post correlati:

Mia Martini. Bentornata Mia. Intervista su Blu/89
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/03/mia-martini-intervista-blu89.html

Mia Martini su Noi Donne: Non di sola voce. Intervista
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/03/mia-martini-su-noi-donne-non-di-sola.html

Finalmente sono tutta Mia
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/03/finalmente-sono-tutta-mia.html

Sono Mia Una difficile grande carriera
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/01/sono-mia-una-difficile-grande-carriera.html

L'ebbrezza del successo dopo il lungo silenzio
http://questimieipensieri.blogspot.com/2010/01/lebbrezza-del-successo-dopo-il-lungo.html

Da Sanremo in poi. DAC intervista Mia Martini
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/02/da-sanremo-in-poi-dac-intervista-mia.html

Mia Martini ospite da Maurizio Costanzo show nel 1989
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/02/mia-martini-ospite-da-maurizio-costanzo.html


Nessun commento: