Per più di un anno, il suo impegno esclusivo è stato cercare se stessa. Lasciando Milano, città in cui viveva da parecchio tempo, e ripercorrendo gli spazi della sua terra d’origine, la Calabria.
Trovando infine rifugio in un piccolo paese dell’Umbria, Calvi, a un’ottantina di chilometri da
Roma.
Dove ho una casa in mezzo al verde, sono coccolata dai contadini, partecipo alle feste di paese, posso suonare e cantare quando e come voglio perché sono isolata, ho una montagna di libri, un grande camino, cucino, penso, mi rilasso, scrivo canzoni….
Mia Martini, per gli amici Mimì, sorride e non fatica a trattenere la gioia di essersi, alla fine trovata. C’è una serenità che percorre questo personaggio così contrastato e osteggiato, rendendola impermeabile quasi a tutto:
Quasi perché non mi sono annullata, il mio carattere di base è lo stesso, i miei umori subiscono tremendi alti e bassi. Però mi sento più tranquilla, più calma, più serena, forse anche un pochino saggia. Scoprendo la gente, i piccoli incontri di una minuscola comunità come quella del paese dove sto. Ed è stata questa nuova realtà a darmi nuovo ossigeno e una nuova fiducia nella vita, a riscoprirmi dentro la voglia di cantare e tornare al pubblico.
Un ritorno osannato, una vittoria del premio della Critica al recente Sanremo con una delle più belle (e rare) canzoni in gara, ‘Almeno tu nell’universo’; l’uscita del nuovo Lp ‘Martini Mia’… prodotto da un amico di sempre, Giovanni Sanjust, un tour di preparazione per primavera inoltrata con una band:
Adesso che ho superato la crisi del rigetto e del malessere, sono decisa a tornare alla canzone a tempo pieno.
Del resto, buona parte della sua vita è stata legata solo alla musica sin da bambina, quando a Bagnara e in tutto il Sud, cantava alle feste di paese e partecipava ai concorsi. I suoi successi più grandi, legati agli inizi degli anni Settanta, vendono milioni di copie. Quindi, il ritiro graduale, prima non voluto, poi desiderato:
Sono stata spesso fraintesa e perseguitata da malignità e problemi che mi hanno, per un periodo, distrutta. Ma oggi sono contenta di aver passato quel periodo perché mi ha resa forte ed è come se, restituendomi alle canzoni e al successo, mi abbia restituito alla vita.
Della sorella Loredana , con cui non è mai stata in ottimi rapporti, non ama parlare. Così come non parla degli amori passati, schiva del suo privato spicciolo che fa il paio con l’effusione con cui parla di sé, attenta a non nascondere la sua anima, mai.
Questo nuovo Lp, dice, è un nuovo capitolo di me stessa, ma ho voluto vicino, nella realizzazione, alcuni amici di sempre come Bruno Lauzi, Maurizio Fabrizio, il già citato Sanjust e un amico più recente ma per me eccezionale, Enzo Gragnaniello. Un album costruito sulla mia voce, con attimi di intensità e larghi respiri musicali. Ma anche un album di una donna per le donne: intreccio di sentimenti, sensazioni ed emozioni che sono, a strappi, le voci del cuore di tutte noi, l’altra metà del cielo.
Articolo di Laura Reggiani pubblicato nel 1989.
Il video di "Almeno tu nell'universo" dalla trasmissione "Alla ricerca dell'arca" 1989
http://www.youtube.com/watch?v=nIDSo6Zpa70
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1 commento:
Splendido questo blog e splendide le fonti che citi e che ignoravo
Grazie
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