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mercoledì 5 gennaio 2011

Mia Martini a Radio Montecarlo in "Radici" anno 1985 1a puntata


Mia Martini è stata ospite per cinque puntate a "Radici" un programma trasmesso nel 1985 da Radio Montecarlo e condotto da Mario Conti. Mimì ha avuto la possibilità di parlare soprattutto dei suoi gusti musicali e dei suoi amatissimi compagni di viaggio.

Radici 1° puntata - 29 luglio 1985

D - Mia Martini a "Radici". L'estate ti va bene perchè stai facendo tournèe, è vero?
Mia - Sì. mi sto divertendo molto, finalmente in giro con i ragazzi a cantare, suonare, a dire battute, ad inventarsi gli arrangiamenti, i pezzi, anche per strada, è proprio bello stare in tournèe.
D - "On the road"...
Mia - "On the road", esatto!

D- Parliamo di te. Hai iniziato nel 1970 e, ancor prima di cominciare questa difficile attività di artista, hai ricercato forse come tutti la commercialità, forse perchè dovevi vendere dischi. Poi, ad un certo punto, ti sei raffinata; ma, cominciamo dall'inizio.
Mia - Cominciamo dall'inizio, quando avevo tredici anni e mi chiamavo Mimì Bertè? Diciamo, allora, che ho avuto degli inizi strani e vari. A sei anni gà cantavo, studiavo lirica, danza classica e pianoforte, e mi sono ritrovata nelle chiese, all'età di nove-dieci anni, a cantare l'Ave Maria di Schubert. A tredici anni ho cominciato a girare con i gruppi e ho iniziato ad incidere dischi, mi chiamavo Mimì Bertè, ed il primo era "IL MAGONE" , mi ricordo. Ho passato così un pò di anni, facendo certo delle cose commercialissime, ma io avevo tredici anni, facevo canzoncine quasi per bambini. ho formato, poi, un trio, mi sono ritrovata a fare jazz. Passati un pò di anni, arriviamo al '70 con Mia Martini, con questo esordio con "Padre davvero", "Gesù è mio fratello", ecc. ecc.

D - Di quel periodo, scegli un brano.

Mia - Di quel periodo sceglierei il brano di uno degli artisti che mi ha più colpito all'età di 12-13 anni ed era Thelonius Monk.

D - Il mondo del jazz per Mia Martini, è bello parlare di jazz perchè il tuo ultimo 45 giri è stato scritto da un personaggio, che ha molto a che fare, ed è Paolo Conte, chiaramente. Torniamo a quel periodo: nel 1971 hai partecipato a questo famoso festival "alternativo", all'epoca si usava molto questa parola.
Mia - Sì, ti dirò che è stato il primo festival, quello che ha aperto la strada ad un serie interminabile di Festival d'Avanguardia e Nuove Tendenze. Questa era stata, come al solito, un'idea originale di Alberigo Crocetta, che aveva inventato questo Festival pop, che ha veramente sconvolto la vita a tutta la musica italiana, perchè dal '70 in poi molte cose sono cambiate, moltissime...

D - All'epoca c'era questa ricerca dell'alternativo, al quale si sta tornando anche un pò adesso, si sta cercando di scoprire il gruppettino che ti fa un certo tipo di musica, magari andandolo a trovare nelle registrazioni più strane, perchè arrivano da Londra, ma questo periodo di mezzo che è nato dal '75 all'85 è stato un pò bruttino per la musica mondiale e soprattutto per quella italiana; che ne dici?
Mia - Sì, è vero, ci sono stati diversi "cancri" che hanno avvelenato la musica, infiltrazioni malefiche che sono arrivate da tutte le parti. I primi sintomi si sono avuti all'arrivo della famosissima, orribile disco music che ha cominciato veramente a distruggere gran parte della qualità della musica internazionale. Per non parlare, poi, dell'arrivo in massa delle famose radio libere con, purtroppo, optional di dj, veramente ignoranti, che, oltre a non conoscere la lingua italiana, hanno fatto veramente un brutto lavoro anche per i ragazzi giovani che ascoltavano la nostra povera lingua italiana che è stata distrutta da questa ondata terribile, anche la musica ne ha risentito parecchio...


D -Scegli il secondo brano di questa tua scaletta.
Mia - Io vorrei, visto che queste radici mi ricordano molto i miei compagni di viaggio, inserire Randy Newman, grandissimo compositore, cantautore, musicista internazionale, poco fortunato perchè fa delle cose esattamente non molto commerciali, feglio del grande Alfred Newman, compositore di colonne sonore di films. Non sto qui a spiiegare chi è Newman: per me è uno dei musicisti più completi che esistono al mondo, in senso assoluto, io vorrei fare ascoltare "Guilty".
D - Mia Martini e il jazz, Mia Martini e Randy Newman. Tu suoni bene il pianoforte?
Mia - Bene? Dio mio no, io suonicchio il pianoforte, chitarre, percussioni, ecc... Suono così, giusto perchè quando scrivo musica mi piace studiare prima gli arrangiamenti da sola, ma difficilmente suono in pubblico.
D - Beh, l'hai fatto anche alla televisione!
Mia - Qualche volta, sì.D - Quando è stato? A Sanremo? 2-3 anni fa?
Mia - No, l'ho fatto in Rai, da qualche parte. A Sanremo no, si cantava dal vivo sulla base.D - Io mi ricordo, saranno 2-3 anni fa, quando hai fatto il tuo penultimo 45 giri, che l'hai cantato proprpio lì con il pianoforte. Sono rimasto molto bene impressionato perchè hai tirato fuori tutta la tua voce, dai toni più bassi ai toni più alti...
Mia - "E non finisce mica il cielo" di Ivano Fossati.

D - Siamo arrivati, dunque, ad un altro pezzo con il quale ci salutiamo,tu sai benissimo che ci ritroviamo domani e poi per tutta la settimana. Che cosa hai scelto per l'ultimo pezzo?
Mia - Beh, visto che abbiamo parlato di Fossati, io manderei un brano del suo ultimo splendido album "Ventilazione" intitolato "Viaggiatori d'Occidente".

D - Ti piace viaggiare?
Mia - Sì, mi piace molto, in questo caso siamo noi viaggiatori che ce ne andiamo da un'altra parte del mondo. Sì, viaggiare è una cosa splendida perchè amo molto la gente e credo che la maniera migliore di conoscerla sia proprio quella di andare in giro a cercarla.

D - Mimì, corri a prendere il sole in spiaggia, adesso, noi ci ritroviamo domani.
Mia - Immediatamente!!
Testo trascritto da Mila Giordani e pubblicato sulla fanzine Chez Mimì n° 27


Ecco la 2a puntata dell'intervista:
http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/01/mia-martiniospite-radio-montecarlo-in.html
Il video di "E non finisce mica il cielo" da "Tutti insieme" 1982:

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