"RADICI" è un programma trasmesso da Radio Montecarlo nel 1985 e condotto da Mario Conte, Mimì è stata ospite per cinque puntate, nelle quali ha avuto la possibilità di parlare soprattutto dei suoi gusti musicali e dei suoi amatissimi compagni di viaggio.
2° puntata - 30 Luglio 1985
D - Ci sono molti personaggi in Italia che amano il blues e il jazz, soprattutto al sud. Le tue origini non sono strettamente milanesi, vero?
M.M. No, le mie origini sono strettamente calabresi, perchè sono di Bagnara Calabra, che è praticamente di fronte a Messina, è lì che affondano le mie radici.
D - Come mai c'è questo amore? E' vero, allora, che il sud risente di questa atmosfera molto nera, più del nord? Io, ad esempio, sono del nord ma mi sente "nero" nell'anima.
M.M. Sì, è una maniera diversa di viverlo, comunque non meno bella, noi del sud siamo più sanguigni, sentiamo le cose più attraverso l'intestino, mentre al nord ha un aspetto più spirituale, più mentale. Voglio dire che sono due diverse angolazioni ed è difficile sceglierne una!
D- Secondo a te, a che cosa è dovuta questa diversità?
M.M. Alla differenza di ambiente e di radici. Nel nostro sud sono talmente forti che non ci nascondono mai la realtà, non le camuffano, non attenuano nulla nella loro violenza, ci fanno vedere le cose talmente chiare, anche se sono crude e fanno male. Al nord è diverso, siamo più lunari e meno solari, si è più tenui, si tende ad ovattare gli angoli, a non far vedere esattamente le cose come stanno, si tinge la realtà di un colorino che ci piace, di rosa e celeste, secondo quello che preferisci. Tutto ci porta a sognare, ma quando vedi esattamente le cose come sono, come fai a sognare? E' lì la differenza.
D - Questo è dovuto anche alla città, alla fretta. a tutte queste cose.
M.M. Sì, è dovuto soprattutto alla luce che è fortissima. Lì bisogna mettersi gli occhiali scuri.
D- Nonostante tutto, vivi al nord, a Milano.
M.M. Nonostante tutto, vivo al nord, ma sto per trasferirmi, perchè sto tornando alle origini, esattamente a Bagnara, pensa un po'!
D. Io e Mimì ci siamo fatti tutta una disquisizione sul vivere in campagna, in centri minori e sul viviere a Milano o magari a Montecarlo.
M.M. O di vivere ad Asti, come Paolo Conte per esempio: le città di provincia sono meravigliose....
D......mentre Milano è ricca da spezzarti la schiena o addirittura da spezzarti il cuore.
M.M.....di spezzarti il cuore che, come dicevamo prima, può essere ancora sano ma può reggere una macchina spezzata.
D. Come dobbiamo fare, allora? In una città così è molto difficile.
M.M. Beh guarda, io quando ho deciso di trasferirmi non ho cercato casa a Milano alla prima occasione. Io parto da un presupposto, che non bisognerebbe mai perdere di vista, di non dover parcheggiare in una casa solo perchè sta lì, io amo molto gli animali, i cani e i gatti e, studiandoli, ho capito che prima vanno ad annusare in giro, se il posto gli piace, cominciano a cavare e si fanno la casa. Devo prima andare, allora, a cercare il posto che mi piace, se lo scopro e non ho le angosce, se ho la sensazione di essere dove voglio e non mi sento fuori luogo, vuol dire che è lì la mia casa.
D. Non è facile però, soprattutto con la crisi delle case e degli affitti.
M.M. Non cerchiamo scuse, non diciamo bugie pietose a noi stessi. E' facilissimo, basta fare delle scelte precise, non scendere a compromessi fra te e il mondo. Cos'è che ti piace? Quello che ti dà la città?
E' il posto per te, allora. Se invece tu cerchi quello che ti dà il piccolo paese o il piccolo centro di provincia e vai a vivere in città certo che stai male.
M.M. No, le mie origini sono strettamente calabresi, perchè sono di Bagnara Calabra, che è praticamente di fronte a Messina, è lì che affondano le mie radici.
D - Come mai c'è questo amore? E' vero, allora, che il sud risente di questa atmosfera molto nera, più del nord? Io, ad esempio, sono del nord ma mi sente "nero" nell'anima.
M.M. Sì, è una maniera diversa di viverlo, comunque non meno bella, noi del sud siamo più sanguigni, sentiamo le cose più attraverso l'intestino, mentre al nord ha un aspetto più spirituale, più mentale. Voglio dire che sono due diverse angolazioni ed è difficile sceglierne una!
D- Secondo a te, a che cosa è dovuta questa diversità?
M.M. Alla differenza di ambiente e di radici. Nel nostro sud sono talmente forti che non ci nascondono mai la realtà, non le camuffano, non attenuano nulla nella loro violenza, ci fanno vedere le cose talmente chiare, anche se sono crude e fanno male. Al nord è diverso, siamo più lunari e meno solari, si è più tenui, si tende ad ovattare gli angoli, a non far vedere esattamente le cose come stanno, si tinge la realtà di un colorino che ci piace, di rosa e celeste, secondo quello che preferisci. Tutto ci porta a sognare, ma quando vedi esattamente le cose come sono, come fai a sognare? E' lì la differenza.
D - Questo è dovuto anche alla città, alla fretta. a tutte queste cose.
M.M. Sì, è dovuto soprattutto alla luce che è fortissima. Lì bisogna mettersi gli occhiali scuri.
D- Nonostante tutto, vivi al nord, a Milano.
M.M. Nonostante tutto, vivo al nord, ma sto per trasferirmi, perchè sto tornando alle origini, esattamente a Bagnara, pensa un po'!
D. Io e Mimì ci siamo fatti tutta una disquisizione sul vivere in campagna, in centri minori e sul viviere a Milano o magari a Montecarlo.
M.M. O di vivere ad Asti, come Paolo Conte per esempio: le città di provincia sono meravigliose....
D......mentre Milano è ricca da spezzarti la schiena o addirittura da spezzarti il cuore.
M.M.....di spezzarti il cuore che, come dicevamo prima, può essere ancora sano ma può reggere una macchina spezzata.
D. Come dobbiamo fare, allora? In una città così è molto difficile.
M.M. Beh guarda, io quando ho deciso di trasferirmi non ho cercato casa a Milano alla prima occasione. Io parto da un presupposto, che non bisognerebbe mai perdere di vista, di non dover parcheggiare in una casa solo perchè sta lì, io amo molto gli animali, i cani e i gatti e, studiandoli, ho capito che prima vanno ad annusare in giro, se il posto gli piace, cominciano a cavare e si fanno la casa. Devo prima andare, allora, a cercare il posto che mi piace, se lo scopro e non ho le angosce, se ho la sensazione di essere dove voglio e non mi sento fuori luogo, vuol dire che è lì la mia casa.
D. Non è facile però, soprattutto con la crisi delle case e degli affitti.
M.M. Non cerchiamo scuse, non diciamo bugie pietose a noi stessi. E' facilissimo, basta fare delle scelte precise, non scendere a compromessi fra te e il mondo. Cos'è che ti piace? Quello che ti dà la città?
E' il posto per te, allora. Se invece tu cerchi quello che ti dà il piccolo paese o il piccolo centro di provincia e vai a vivere in città certo che stai male.
D. Vogliamo ascoltarci questo "Spaccami il cuore"? La prima volta che l'ho ascoltato ho detto: 'mah'. La seconda volta ho detto: 'però'!. La terza volta ne ero asolutamene innamorato perchè è una canzone molto bella, profonda ed intensa.
M.M. Come ti dicevo prima, Paolo Conte è un personaggio che ti avvelena pian piano, te lo trovi dentro e tu non capisci quando è che ci è entrato, improvvisamente dici.'mamma mia! Non lo contengo più, ma quando è successo tutto ciò? E' una roba che succede piano piano, lo sa lui quando.
D. Vogliamo parlare di questo tuo 45 giri che è arrivato dopo un periodo relativamente lungo di silenzio?
M.M. I miei periodi di silenzio sono lunghissimi, in fondo l'ho detto nel mio live "Miei compagni di viaggio": 'ed ora dico sul serio non vorrei cantare più'. Ed avevo, infatti, smesso di cantare, poi mi hanno praticamente 'quasi violentata' e devo dire che la 'violenza' più grande l'ha fatta proprio la bellezza di questo pezzo. Mi è venuta la voglia di cantarlo, ma mi sono limitata ad un 45 giri, non si sa mai! L'impresa di un album ancora non ho in mente di affrontarla.
D- Perchè? Hai paura?
M.M. No, non ho paura. Non so se mi piace ancora cantare, mi devo convincere se sto nel posto giusto con il mio cuore, senza che la mia testa magari vuole essere da un'altra parte.
D. Paolo Conte ti ha scritto questa canzone. Con chi l'hai incisa? Dove? Come? Quando e perchè?
M.M. L'ho incisa a Roma e sono tornata ad un vecchio mio amore che è Tonino Coggio con il quale come Mia Martini nel 71 ho fatto il mio primo album "Oltre la collina" insieme a Claudio Baglioni. Ho rimesso in piedi un gruppo che ho chiamato "La macchina" come, se ti ricordi, all'ecopa di "Padre davvero". "La macchina" non è propriamente il gruppo di musicisti che suona, visto che questo disco l'abbiamo suonato tutto con strumenti elettronici, compresa la batteria; di acustico c'è soltanto un basso e un pianoforte. "La macchina" è un gruppo che lavora insieme a me: sono i tecnici nei concerti, i discografici, chi fa la promozione. E' quell'ingranaggio incredibile che controlla se tutto funziona, perchè non si può andare in giro con una Rolls Royce che ha il motore di una Cinquecento. Deve funzionare tutto, i freni sono importanti come la maniglia, la portiera, come il volante ect.
D. Se state per uscire da casa e prendete la vostra automobile, controllate se tutto funziona...
M.M. .....e portatevi uno straccetto per pulire il vetro da dentro. Io sono fissata con la luce, bisogna sempre vedere, specialmente quando si guida una macchina.
D. Come fai, di notte?
M.M. Beh, io ci vedo di notte con gli occhiali bianchi, non ti preoccupare, trovo sempre il modo, per questo faccio pulire i vetri.
M.M. Proporrei, di rilassarci un po', un angolo di poesia, di paradiso, di calore, di amore per il popolo, amore per la semplicità: sto parlando di Vinicius De Moraes.
D. Noi ci ritroviamo domani?
M.M. Certamente!
D. Sempre su 'Montecarlo' e sempre su 'Radici'.
M.M. Certamente! Mi piace questa cosa. Ciao.
Il video di "Spaccami il cuore" 1985
http://www.youtube.com/watch?v=EymPIc6F5m0
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